Prosegue l’elenco mensile delle persecuzioni dei Cristiani nel mondo islamico pubblicato mensilmente da Raymond Ibrahim. La persecuzione dei Cristiani nel mondo islamico è diventata un fatto normale e non fa più notizia.
Come si fa a far finta di nulla di fronte alla quotidiana persecuzione e al quotidiano arbitrio contro milioni di infelici innocenti, solo perché credono in un Dio diverso? e poi continuare tranquillamente la propria vita?
E’ comodo far finta di non sapere e vivere felici mentre altri soffrono e muoiono. Non è solo un atteggiamento stupido, è soprattutto immorale: chi fa finta di non sapere diventa complice del persecutori. Che fare?
Personalmente possiamo fare poco, ma potremmo esprimere il nostro sdegno, il nostro rammarico per le vittime e la nostra condanna per gli aguzzini. Il nostro sdegno, espresso come opinione pubblica, stimolerebbe forse i nostri “rappresentanti” politici a prendere qualche iniziativa. Invece si trova più comodo tacere e girare lo sguardo dall’altra parte.
Penso ai tanti tedeschi benpensanti che, durante il nazismo, fecero finta di non sapere cosa succedeva agli ebrei, per continuare a vivere tranquilli e non sentirsi colpevoli. Loro almeno avevano la scusa che esprimere il dissenso poteva costare caro.
Ma noi? Noi non abbiamo quella scusa, quindi chi fa finta di niente e non si indigna non è solo complice degli aguzzini, ma moralmente è peggio di loro. Gli aguzzini credono fanaticamente a una ideologia violenta. I benpensanti, e specialmente certi Cattolici “dialoganti” ad ogni costo, oltre ad essere utili idioti e fiancheggiatori degli aguzzini, in cosa credono?
Ed ecco l’articolo.
Mese particolarmente pieno di persecuzioni contro i Cristiani, lo scorso Settembre ha visto anche la pubblicazione, da parte del Segretario di Stato Americano, Hillary Clinton, del Rapporto Annuale sulla Libertà Religiosa Internazionale. Ironicamente, ad eccezione di Iran e Sudan, nessuno dei paesi che compaiono regolarmente in questa serie di articoli, è stato designato come “paesi di particolare preoccupazione”, in base alla definizione del Dipartimento di Stato che definisce i paesi “impegnati in, o che tollerano, gravi violazioni della libertà religiosa”.
L’Egitto, per esempio, – che solo in quest’anno ha visto più di 80 Cristiani uccisi, molte delle loro chiese bruciate o fatte esplodere, e le loro figlie rapite e forzate alla conversione – non è stato posto nell’elenco dei “paesi di particolare preoccupazione”, questo nonostante che la Commissione Americana per La libertà Religiosa Internazionale, una Commissione Governativa indipendente e bipartisan, avesse raccomandato che il Dipartimento di Stato lo definisse così.
Neppure il Pakistan è stato citato come “paese di particolare preoccupazione”. Secondo CNS News, “Hillary Clinton non ha citato il Pakistan anche se lo stesso Rapporto del Dipartimento di Stato affermava che la legge Pakistana richiede la pena di morte per chi commette il reato di ‘bestemmia’ contro l’islàm o che si converte dall’islàm ad un’altra religione – e anche se il Rapporto elencava molte occasioni in cui il Governo Pakistano aveva usato questa legge per perseguitare i Cristiani”.
In effetti, nel solo Settembre si sono visti i seguenti eventi in Pakistan:
Bestemmia
- Una studentessa Cristiana fu espulsa dalla scuola per un errore di ortografia in una parola di Urdu che invece di lodarlo, insultava Maometto, provocando l’accusa di “bestemmia”, che comporta la pena di morte. Dopo essere stata picchiata dal maestro, il fatto fu riportato al Preside e i musulmani organizzarono dimostrazioni “esigendo la formale denuncia del reato contro la scolara di 8 anni e il suo allontanamento dalla zona”. Dato che disordini e violenze stavano per esplodere, intervenne l’esercito: “Essi ficcarono tutta la famiglia in un’ambulanza e li portarono via …”
- “Un professore Cristiano di scuola superiore è stato falsamente accusato di ‘bestemmia‘ da uno studente e da alcuni professori musulmani, per antipatia, vendetta e odio verso i Cristiani. Fu costretto a lasciare il lavoro e a nascondersi, ricorse in Tribunale, ma la laconica sentenza del Giudice di prima istanza lo invitò a ‘lasciare il paese’… Sposato e padre di tre figli, è stato allontanato e adesso vive nascosto”.
- Un trentenne Cristiano accusato di bestemmia e imprigionato, è morto nella sua cella per una malattia curabile, “dopo che i funzionari gli negarono un adeguato trattamento medico”. Mentre era in carcere, lui e altri “accusati di bestemmia” erano tenuti in isolamento, senza accesso a gabinetto, acqua ed elettricità”
Violenza su donne Cristiane
- Una donna Cristiana, madre di cinque figli è stata stuprata da due uomini musulmani che “presumevano di non essere perseguiti se le loro vittime erano Cristiane”; sia lei che la sua famiglia sono stati seriamente minacciati se non avessero ritirato le accuse.
- Un’infermiera Cristiana fu stuprata da un collega musulmano che filmò l’evento con l’intenzione di ricattarla per farle abbandonare il Cristianesimo e obbligarla a sposarlo: “Mi ha stuprato mentre il suo amico filmava tutta la scena. Hanno completamente rovinato la mia vita”.
- Conseguentemente, un nuovo Rapporto stima che circa 700 ragazze Cristiane siano rapite ogni anno, forzate a convertirsi all’islàm e a sposare i loro rapitori.
Suddiviso per tema, il resto della serie di persecuzioni musulmane contro i Cristiani attorno al mondo in Settembre, include i (ma certamente non è limitato ai) seguenti fatti, elencati per argomento e per paese in ordine alfabetico, ma non necessariamente in ordine di gravità.
Egitto: Musulmani hanno minacciato dei Cristiani vicino ad Assuan per aver riparato, una chiesa in rovina, anche se la riparazione era stata autorizzata, pretendendo che la chiesa non avesse nè croce, nè cupola nè campane e addirittura che non fosse neppure chiamata “chiesa”; settimane dopo, dopo le preghiere del Venerdì, migliaia dimusulmani hanno assaltato la chiesa, bruciandola dalle fondamenta e demolendo le sue cupole, mentre le forze di sicurezza Egiziane stavano a guardare. (la protesta dei Copti per l’assalto a questa chiesa provocò il recente massacro da perte dei militari).
Indonesia: Un terrorista suicida musulmano ha attaccato una chiesa affollata uccidendo sè stesso e ferendo 27 fedeli, alcuni in modo gravissimo; la sicurezza aveva ricevuto un preavviso ma, come spesso succede nei paesi a maggioranza musulmana, si mossero dai loro quartieri all’ora dell’attacco.
Tunisia: Circa 20 musulmani cercarono di trasformare una chiesa Cristiana in moschea, “un sinistro segnale della crescente minaccia alla la piccola Chiesa del paese sull’onda della rivoluzione”. La polizia li ha dispersi, ma “essi furono invitati a presentare una richiesta ufficiale al Ministero della Fede” per trasformare la chiesa in una moschea.
Indonesia: Per l’accusa di incoraggiare i musulmani all’apostasia e a convertirsi al Cristianesimo, una famiglia Americana (marito, moglie e due figli) fu aggredita da una schiera di musulmani che incendiò la loro casa e la loro auto. “Soltanto l’intervento della polizia ha salvato le loro vite” dalla ” furia di una folla aizzata da un leader religioso locale”.
Iran: Un pastore Cristiano rimane in carcere aspettando l’esecuzione per aver rifiutato di abiurare il Cristianesimo; il governo dell’Iran, a motivo della critica internazionale, adesso pretende che si è meritato la pena capitale, non a causa della religione, ma perché è un “Sionista” e uno “stupratore“, e altre nuove accuse, anche se le sue carte processuali affermano chiaramente che il suo crimine è l’apostasia.
Somalia: Un musulmano convertito al Cristianesimo fu sequestrato e decapitato, il suo corpo gettato sulla strada da musulmani di al-Shabaab, “un gruppo militante con legami con al Qaeda” che si è ripromesso “di liberare la Somalia dal Cristianesimo”. Secondo un leader della Chiesa clandestina: “E’ normale per quelli di al-Shabaab decapitare chi è sospettato di aver abbracciato la fede Cristiana o i simpatizzanti degli ideali Occidentali”.
Sudan: 129 persone nel Sudan Meridionale sono state arrestate ed accusate di apostasia, il che “comporta la pena capitale”. L’accusa sostiene che per quanto gli imputati possano conoscere il Corano, non si attengono alla “Sunna di Maometto”: “Dati i precedenti del Governo del Sudan, è possibile che l’Articolo 126 (che definisce criminali gli apostati) sia usato per sopprimere le minoranze etniche e coloro che lo Stato considera come potenziali fonti di opposizione”.
Egitto: A una ragazza Cristiana di 14 anni è stato impedito di entrare a scuola per aver rifiutato di indossare il velo: “La direzione scolastica ha definito la ragazza una “esibizionista” per non aver coperto i capelli”… Gli studenti Copti erano stati obbligati ad obbedire per paura delle minacce della direzione scolastica “ad eccezione della ragazza e dei suoi genitori che “rifiutarono di rispettare questa decisione perché in contrasto con la libertà religiosa e una evidente islamizzazione dell’educazione”.
Iraq: Tre Cristiani sono stati rapiti; secondo fonti della polizia: “Uomini armati su un moderno veicolo hanno bloccato i tre Cristiani, incendiato la loro auto Landrover bianca, ucciso i loro cani da caccia, portandoli in una località ignota”. Questo sequestro avviene “dopo altre numerose aggressioni contro i Cristiani nelle ultime settimane, compreso una auto-bomba che esplose alla fine di Agosto nel centro di Kirkuk…”.
Iran: Oltre al pastore Cristiano in attesa di esecuzione, precedentemente menzionato, a cinque Cristiani, tra cui “una donna in avanzato stato di gravidanza” è stato ordinato di “presentarsi immediatamente per scontare una pena ad un anno di carcere“, per “crimini contro l’Ordine Islamico”. Anche un bambino adottato fu sottratto ai suoi genitori adottivi Cristiani, per spingerli a testimoniare contro altri Cristiani: “Se volete riavere il vostro bambino, dovete presentare una accusa contro i vostri compagni Cristiani in carcere”.
Kazakistan: “I legislatori in Kazakistan hanno votato una ‘legge repressiva‘ che, affermano i Cristiani e gli attivisti per i diritti umani, limiterà ulteriormente la libertà religiosa nello Stato, prevalentemente musulmano, dell’Asia centrale. Oltre altre cose, la nuova legge “rende più difficile alle chiese la pratica del culto” e vieta “le chiese domestiche”.
Filippine: A Mindanao, “la minoranza Cristiana è sottoposta ad angherie e intimidazioni da parte della popolazione musulmana. I funzionari governativi stanno obbligandi i Cristiani a vendere la loro terra per impiantare le industrie Cinesi. Secondo le fonti, il clima di impunità, i rapimenti, i continui scontri tra l’esercito e i gruppi estremisti islamici e la crisi economica hanno creato una intollerabile atmosfera per la popolazione Cristiana che ha paura di manifestare la sua fede in pubblico”.
Sudan: Un prete cattolico è stato picchiato per la presunzione che avesse “predicato contro il governo islamico ed essersi opposto ai suoi insegnamenti e alle sue regole”. Analogamente i musulmani hanno inviato messaggi scritti a dieci capi religioso a Khartum avvisandoli della loro intenzione di puntare ai capi religiosi, agli edifici e alle Istituzioni Cristiani: “Vogliamo che questo sia un paese puramente islamico, quindi dobbiamo uccidere gli infedeli e distruggere le loro chiese in tutto il Sudan” diceva un recente volantino che circolava a Khartum.
Egitto: In un video pubblico, il Gran Muftì di Al Azhar, Ali Goma’a, ha definito mi Cristiani come “infedeli”; Wagdi Ghoneim, un religioso molto popolare ed ex-imam negli USA, ha definito i Copti come “Crociati” su Al-Jazira, insistendo su fatto che non meritano in Egitto diritti uguali ai musulmani; Abu Shadi, un rappresentante dei salafiti, ha dichiarato al Tahrir News che i Copti devono convertirsi all’islàm, o pagare la “jizya” e ri-assumere il loro stato di inferiorità o morire.
Nigeria: Oltre 100 Cristiani sono stati uccisi da militanti musulmani, molti fatti letteralmente a pezzi, con l’aiuto dell’esercito; “tra loro c’era una donna gravida che morì col suo bambino ancora nell’utero”. Allo stesso modo, militanti musulmani “si recaroni in negozi di proprietà di Cristiani nel mercato circa alle 8 di sera, ordinando ai proprietari di recitare versi del Corano“. Se non erano in grado di farlo, venivano uccisi con un colpo di arma da fuoco.
Siria: Un predicatore musulmano, oppositore di Assad, ha aizzato i musulmani con prediche teletrasmesse in Siria “a squartare, fare a pezzi e dar da mangiare ai cani” la carne dei Cristiani e degli altri che appoggiano il regime.
Poiché la persecuzione dei Cristiani nel mondo musulmano è endemica e sta raggiungendo proporzioni epidemiche, la serie “La persecuzione musulmana contro i Cristiani” è stata realizzata per mettere insieme alcuni – ma certamente non tutti – dei più sgradevoli casi di persecuzione musulmana dei Cristiani che vengono segnalati ogni mese. Lo scopo è duplice:
- da un lato, per documentare ciò che la grande stampa non fa: la consueta, se non cronica, persecuzione musulmana dei Cristiani
- dall’altro, per dimostrare che questa persecuzione non è “occasionale” ma è sistematica e interconnessa – cioè, in fin dei conti, è radicata nelle concezioni ispirate dalla “shari’a”
Di conseguenza, qualunque sia l’episodio di persecuzione, si inserisce tipicamente in un tema specifico, quale, tra gli altri, l’odio per le chiese e gli altri simboli Cristiani; l’abuso sessuale delle donne Cristiane; la conversione forzata all’islàm; le leggi sulla blasfemia e l’apostasia; il furto o il saccheggio al posto della “jizya”; la generale aspettativa che i Cristiani si comportino come timidi “dhimmi” (cittadini di seconda classe); e semplice violenza e omicidio. Frequentemente è una combinazione di questi.
Dato che questi resoconti di persecuzione riguardano diverse etnie, diverse lingue e diversi luoghi – dal Marocco nell’Ovest all’India nell’Est, e anche in Occidente, ovunque ci siano comunità musulmane – deve essere chiaro che solo una cosa li collega tutti: l’islàm – sia che si tratti della rigorosa applicazione della shari’a, sia che si tratti della cultura supremazista da questa derivata.
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